Il suffraggio universale è un’idiozia
El Sufragio Universal: ¿Un Invento Nuevo y Problemático?
El sufragio universal, o el derecho de todas las personas a votar en las elecciones, es un concepto relativamente nuevo en la historia de la humanidad. Aunque en la actualidad se considera un pilar fundamental de la democracia, su implementación ha generado debates y controversias.
Orígenes e historia del sufragio universal
El sufragio universal es un invento que comenzó a tomar forma en el siglo XIX, con la ampliación gradual del derecho al voto a diferentes grupos sociales. Anteriormente, el sufragio estaba restringido a determinados sectores de la población, como los propietarios varones o las personas con determinado nivel de educación.
Con el tiempo, se fue reconociendo la importancia de garantizar el derecho al voto a todos los ciudadanos, independientemente de su género, raza, nivel socioeconómico o educación. Este proceso de ampliación del sufragio fue el resultado de luchas y movimientos sociales que reclamaban una mayor participación política.
Pros y contras del sufragio universal
Aunque el sufragio universal se considera un avance significativo en la consolidación de la democracia, también ha generado críticas y preocupaciones. Algunos de los argumentos a favor y en contra de este sistema electoral son:
- A favor:
- Permite una mayor participación política de la ciudadanía.
- Refuerza los principios de igualdad y no discriminación.
- Fomenta la representación de diversos sectores de la sociedad.
- En contra:
- Puede llevar a la elección de líderes populistas o demagógicos.
- Puede diluir la calidad del voto informado frente a la influencia de las masas.
- Plantea desafíos en términos de educación cívica y formación de la opinión pública.
El debate en torno al sufragio universal
El sufragio universal sigue siendo un tema de discusión y reflexión en la actualidad. Algunos cuestionan su eficacia y proponen sistemas alternativos, como el voto ponderado o la restricción del sufragio a personas con cierto nivel de conocimientos o compromiso cívico.
Sin embargo, para muchos, el sufragio universal sigue siendo un pilar irrenunciable de la democracia y un derecho fundamental que debe ser protegido y promovido. El reto radica en encontrar formas de garantizar que el ejercicio del voto sea informado, responsable y en consonancia con los valores democráticos.
En conclusión, el sufragio universal es un invento relativamente nuevo que ha transformado la manera en que se eligen a los líderes políticos y se toman decisiones en las sociedades democráticas. A pesar de las críticas y controversias que ha generado, sigue siendo un principio fundamental de la democracia moderna, cuya implementación y perfeccionamiento continúa siendo un desafío y una oportunidad para fortalecer la participación ciudadana y la calidad de nuestras democracias.
Ciao a tutti!
Volevo condividere con voi un semplice ragionamento sul suffraggio universale.
[1]
Alla base di una società democratica c'è il suffraggio universale. Questo permette di avere un campione rappresentativo della società nel momento in cui andiamo a votare. Quindi la minoranza X avrà (circa) una sua rappresentazione all'interno del governo. E fin qui ci siamo.
[2]
Tramite il suffraggio universale le persone possono salvaguardarsi e migliorare le condizioni del paese tramite il loro voto. E qui ci siamo un po' di meno, perché molte persone non sanno cosa è meglio per il paese o per loro stessi. Ad esempio molti credono che quegli inutili bonus che prendiamo siano una cosa positiva.
[3]
Conversando con ChatGPT (che è più intelligente e moderato di tutti noi), mi ha fatto presente che l'abolizione del suffraggio universale non è una buona soluzione per la democrazia. La sua proposta migliore è di migliorare l'educazione in modo da permettere ai cittadini di votare con criterio. Ma come fai a migliorare l'educazione se la politica non vuole? E soprattutto come fai a migliorare l'educazione civica del paese in un arco breve di tempo? Servirebbe almeno un cambio generazionale.
[4]
L'introduzione del suffraggio universale maschile è avvenuta nel 1912 e… Indovinate un po' che è successo nel 1924… Esatto, il più grande populista di tutti i tempi è stato eletto al potere e l'anno dopo ha instaurato la dittatura. Successivamente è stato instaurato anche il diritto di voto alle donne (giustissimo ovviamente) e il relativo suffraggio universale. In entrambi i casi non c'è stato un referendum per deciderne l'introduzione di questo benedetto suffraggio universale.
Quindi… Le persone stupide non sanno come votare per il loro bene -> Per mantenere il suffraggio universale dobbiamo istruirle -> Per migliorare l'istruzione media del paese servono 70 anni e un governo disposto a investire nelle scuole (mi viene da ridere solo a scriverlo) -> Non c'è una soluzione nel breve periodo per prendere decisioni sensate.
Continuando il dialogo con ChatGPT è emerso che lui stesso consiglia di istruire la popolazione senza aspettare l'appoggio del governo, ma con mezzi privati e manifestazioni per aumentare la pressione su questi temi.
Conclusione:
Io penso che il diritto di voto sia una cosa importantissima e tutti dovrebbero averlo, PERÒ… Attualmente non siamo in grado di estenderlo all'intera popolazione perché non tutti hanno l'istruzione sufficiente per capire l'impatto di una legge, per distinguere una fake news e per scegliere quello che è giusto, non quello che semplicemente gli sembra più simpatico.
Detto ciò, io sono arrivato alla conclusione che il suffraggio universale dovrebbe essere abolito per ora e reinstaurato in futuro nel momento in cui la popolazione raggiunge un tasso di istruzione che permette di avere non solo un campione rappresentativo, ma anche un campione pensante.
Voi cosa ne pensate? Quali sono i vostri punti a favore e contro il suffraggio universale?
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Immagino che tu ti ritenga parte di quelli che il diritto di voto dovrebbero averlo.
Il fatto che consideri ChatGPT intelligente la dice lunga sul tuo diritto di votare
>Conversando con ChatGPT (che è più intelligente e moderato di tutti noi)
ChatGPT è un T9 che ci ha creduto tanto. La sua NON è intelligenza. E’ moderato perchè gli è stato imposto forzatamente.
Womp womp non ho letto
Benvenuto tra quelli, come me, che pensano che bisognerebbe passare almeno un esame basilare di educazione civica e comprensione del testo per potere accedere al voto
te sei il primo a cui ritireranno la possibilità di votare
Al di là del fatto che Mussolini non è salito al governo attraverso il voto popolare, ma per una crisi politica che ha portato il re, all’indomani della marcia su Roma, a dar lui l’incarico di formare un nuovo governo, e da lì in poi tutte le elezioni che ci sono state sono state farlocche, trovo interessante mettere in discussione il suffragio universale, anche se, lo ammetto, non penso riuscirei mai sostenerne l’abbattimento.
Fa strano dirlo, ma sono d’accordo con quello che ti ha detto ChatGPT, anche se capisco le tue perplessità sulle modalità per raggiungere l’obiettivo proposto.
Però ora ti chiedo: quale sarebbe l’alternativa secondo te al suffragio universale mentre viene maggiormente istruita la popolazione?
È interessante vedere come tutte le persone contrarie al suffragio universale sono convimtissime di avere i prerequisiti per meritarsi il diritto di voto. Effetto Dunning-Krüger si chiama
Ma si dai, sono sicuro che se dai tutto il potere ad una minoranza in quanto “illuminata” e “istruita” questa non lo userà mai per aiutare solo sé stessa a discapito di tutti gli altri che non sono come loro.
Che poi, le persone che possono definire un’altra persona “illuminata” o “istruita” abbastanza da avere il diritto di voto sarebbero le stesse persone che, guarda caso, ricadono proprio in questa definizione.
Idealmente quello che dici ha senso, ma il problema è sempre che chi ha il potere non lo usa per scopi comunitari se non vi è costretto. Il vantaggio principale delle democrazie è mantenere limitato il potere individuale (o di gruppi/categorie/lobby etc) in modo tale che per poter fare qualcosa sei sempre più o meno costretto a confrontarti con altri.
Il risultato è che le democrazie concludono (relativamente) poco e cambiano lentamente, ma hai maggiore garanzia di non rischiare una distopia autoritaria o una guerra civile ad ogni passaggio di potere.
Mantenere il suffragio universale fa parte di questo compromesso, per essere eletto devi convincere tutti, laureati e analfabeti, ricchi e poveri, etc, e per riuscirci sei portato a tenere posizioni più moderate.
Secondo me, se le nostre democrazie moderne sopravviveranno alle attuali derive populiste/autoritarie dipende fondamentalmente dalla capacità delle forze democratiche di comunicare con il popolo.
Un esempio illuminante è quello della sicurezza. Nell’ultimo decennio c’è stato un calo costante del numero di reati (-25% dati censis 2022), mentre la PERCEZIONE di sicurezza è diminuita con il 57% della popolazione che teme di essere vittima di reato.
Questo è sicuramente l’effetto di campagne deliberate di paura da parte di alcune forze politiche, ma anche dell’incapacità dei vari governi di comunicare con efficacia il concreto miglioramento che è stato agito.
Non toccare ai redditors il suffragio universale!!
Ti diranno le peggio cose ma mai, MAI, nessuno che ti dica perché nel 2024 (quindi non 100 anni fa) non è tollerabile far votare i vari complottisti, terrapiattisti, no-vax, carcerati, delinquenti, vecchi rincoglioniti (sì, anche ai vecchi andrebbe tolto il voto, perché le politiche di oggi influenzano il futuro e il loro futuro è nella tomba)
>[4] L’introduzione del suffraggio universale maschile è avvenuta nel 1912 e… Indovinate un po’ che è successo nel 1924… Esatto, il più grande populista di tutti i tempi è stato eletto al potere e l’anno dopo ha instaurato la dittatura. Successivamente è stato instaurato anche il diritto di voto alle donne (giustissimo ovviamente) e il relativo suffraggio universale. In entrambi i casi non c’è stato un referendum per deciderne l’introduzione di questo benedetto suffraggio universale.
Mussolini non andò al potere perchè fu votato, la dittatura la instaurò con la forza.
>Detto ciò, io sono arrivato alla conclusione che il suffraggio universale dovrebbe essere abolito per ora e reinstaurato in futuro nel momento in cui la popolazione raggiunge un tasso di istruzione che permette di avere non solo un campione rappresentativo, ma anche un campione pensante.
E chi dovrebbe decidere chi è in grado di votare e chi no? E come? A me sembra solo un ottimo modo per instaurare un’oligarghia.
E ricorda: quando si perde una libertà poi difficilmente la si riacquista.
Concettualmente parlando, anche se tu sei convinto di essere nel giusto, stiamo parlando di opinioni soggettive, non di fatti oggettivi. Pertanto, l’opinione delle altre persone, per quanto assurda, ha lo stesso valore della tua, e non esiste un criterio per far sì che tu voti e altri no. Il suffragio universale, e la democrazia in generale, non sono assolutamente sistemi perfetti, ma, tra tutte le opzioni, sono i migliori.
Io l’unica cosa che fatico a comprendere è come mai, quando ci sono dei dati oggettivi, questi vengano ignorati e trattati alla stregua di opinioni. Mi va benissimo che al governo si alternino destra e sinistra, anche con governanti che non rispecchiano il mio pensiero, ma non tollero quando gli stessi governanti emanano leggi che sono in netta contraddizioni con i dati. Questa è la vera assurdità.
Ad esempio, e poi concludo, c’è un rapporto di causa-effetto tra istruzione e benessere di un paese, e questo è un fatto comprovato. Se tu, governo, in mancanza di denaro, decidi che sia opportuno togliere dei soldi all’istruzione, non hai capito nulla. Solo questo secondo me è il vero cancro che ci sta affossando, avere raggiunto il punto in cui opinioni e fatti vengono posti sullo stesso livello, e i secondi vengono ignorati unicamente per poter consolidare la propria posizione governativa, anziché fare il bene del popolo. È una triste eredità del populismo che si è sviluppato negli ultimi trent’anni.
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Conversando con ChatGPT (che è più intelligente e moderato di tutti noi)
Da noi non c’è il suffragio universale. Ad esempio i minorenni non votano. Poi penso ci siano anche altri casi.
Un po’ superficiale come analisi, ci sono molti filosofi e politologi che in passato si sono interrogati su questo tema, quindi niente di nuovo.
Mi piace evidenziare qualche contraddizione del tuo ragionamento:
1. Limitare il suffragio universale vuol dire inserire dei parametri (es. test o esame) da superare. Non è impossibile, ad oggi c’è già un parametro che è l’età (scelta arbitraria) ma ti chiedo: chi decide quali sono i parametri? Sulla base di quali criteri “oggettivi”? Perché tutti pensano di essere migliori di altri fino a quando non scoprono che ne rimarebbero fuori e allora non lo accettano
2. “come fai a migliorare l’educazione se la politica non vuole?” La politica fa sempre ciò che il popolo vuole perché vive di consenso. Se il miglioramento dell’educazione fosse davvero una priorità percepita dal popolo, la politica non esiterebbe un secondo nell’implementare azioni in questo senso perché ne avrebbe un immediato ritorno elettorale. Tanto per fare un esempio concreto: sono decenni che si dice che la scuola deve aggiornarsi e migliorare ma qual è la reazione reale e concreta della popolazione? Una lamentela sugli insegnanti che non fanno niente, che hanno troppe ferie, che danno troppi compiti, che bocciano i loro cuccioli innocenti. Chiaramente queste reazioni non aiutano il miglioramento dell’istruzione. Un secolo fa invece il popolo voleva e chiedeva un’educazione per i figli e infatti c’è stata. E sì, c’è voluto tempo, una generazione.
3. Dici che Chat GPT è intelligente ma la sua risposta è molto diversa dalla tua conclusione. Curioso…
Il problema del restringere il diritto al voto è sempre uno: chi decide e con che criterio?
Si creano immediatamente dei cittadini di serie B, senza diritto al voto. Il passo verso il ritorno alla schiavitù è brevissimo.
Non aveva senso escludere le donne dal suffragio perchè hanno la vagina.
Bisognava escludere i coglioni