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Perché non abbassiamo le pensioni dei vecchi?


Nuevo invento: ¿Por qué no reducimos las pensiones de los ancianos? – Implicaciones y controversias

Nuevo invento: ¿Por qué no reducimos las pensiones de los ancianos?

En un mundo donde la población está envejeciendo rápidamente y los costos de las pensiones aumentan, surge una pregunta controversial: ¿Por qué no reducimos las pensiones de los ancianos? Esta propuesta, conocida en italiano como “Perché non abbassiamo le pensioni dei vecchi?”, ha generated un intenso debate en varios países.

Implicaciones económicas

Los defensores de esta idea argumentan que reducir las pensiones de los ancianos podría ayudar a aliviar la carga financiera sobre los sistemas de seguridad social. Con una población que envejece y una menor cantidad de personas en edad de trabajar, los costos de las pensiones se han vuelto insostenibles para muchos países.

Consideraciones éticas

Por otro lado, los críticos señalan que reducir las pensiones de los ancianos sería una medida injusta e inhumana. Muchos ancianos dependen de sus pensiones como su única fuente de ingresos y reducirlas podría empujarlos a la pobreza y la precariedad.

Posibles soluciones alternativas

En lugar de reducir las pensiones, algunos expertos proponen otras soluciones, como aumentar la edad de jubilación, fomentar el ahorro privado para la jubilación o reformar los sistemas de seguridad social para hacerlos más sostenibles a largo plazo.

En conclusión, la propuesta de reducir las pensiones de los ancianos es una cuestión compleja y polarizante que requiere un análisis cuidadoso de sus implicaciones económicas, éticas y sociales. Antes de tomar cualquier decisión, es fundamental considerar todas las opciones y buscar soluciones que equilibren la sostenibilidad financiera con la protección de los derechos y el bienestar de los ancianos.

Ilustración de personas ancianas y pensiones


Ciao a tutti!
Chiunque al giorno d'oggi sà la differenza tra sistema retributivo e sistema contributivo.

La domanda è semplice: perché dobbiamo pagare solo noi giovani il peso del fatto che i vecchi abbiano adottato un sistema pensionistico scellerato?

Mi spiego meglio:
Le statistiche parlano chiaro. Noi andremo in pensione a 70 anni con metà dello stipendio. Perfetto, è una merda e una follia totale.

Ma mi chiedo, se la colpa è del vecchio sistema, perché non cominciamo già da ora a diminuire le pensioni? Perché dobbiamo aspettare che tocchi a noi? Non gli bastano tutti i danni che stanno facendo al nostro futuro?
Banalmente se un nostro genitore va in pensione con il 70% dello stipendio e noi con il 50%, perché non possiamo fin da ora mandare loro con il 60% in modo da alleggerire questo peso tremendo?

Credo che in parte la risposta già la so… Credo che loro sappiano che è impossibile vivere in quel modo e quindi sperano che per quando saremo vecchi avranno trovato un'altra soluzione. Tanto si fa sempre in tempo a tagliare su sanità, scuole, servizi.

Voi che ne pensate?


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13 Comments

  1. Semplice i diritti acquisiti non si toccano! La Corte di Cassazione con 2 sentenze ha bocciato dei tentativi di riforma in tal senso.

    È toccato pure ripristinare la rivalutazione delle pensione con dei corposi interessi, pensa te.

  2. 1. loro stanno garantendo il tuo futuro, e se non il tuo direttamente quello di tanti tuoi coetanei, visto che stanno pagando i loro studi, crescendo i loro figli, stanno lasciando loro la casa, o gliela stanno pagando direttamente
    2. loro non hanno fatto nulla di male e non hanno violato alcuna legge, non vedo perchè debbano essere puniti, semmai fai pagare coloro che hanno deciso di calcolare le pensioni in quel modo, anche se credo ne ricaveresti ben poco.
    3. la legge non è retroattiva salvo casi eccezionali, loro hanno fatto quello che hanno fatto perchè le condizioni erano quelle, non potevano avere la sfera di cristallo.
    4. nonostante abbiano usufruito di quello che tu ritieni un privilegio loro hanno lavorato più anni di te, hanno risparmiato più quanto sia disposto a fare chiunque oggi, hanno realizzato tantissimo partendo da pochissimo e da condizioni quasi di povertà assoluta, e infine hanno fatto sacrifici che praticamente nessuno oggi sarebbe disposto a fare per lasciare un futuro migliore ai propri figli (es chi sarebbe disposto a non andare mai in vacanza? O al massimo fare 3 giorni al mare l’anno? Chi sarebbe disposto a uscire 3 volte l’anno per mangiare una pizza? Ad andare al lavoro in motorino sotto la neve e la pioggia per risparmiare i soldi dell’auto per costruire casa per se e per i propri figli? E se vuoi posso continuare…)

    Questo becero senso di vendetta su questo tema è ciclico, non è certo una novità…

    Peccato tutti siano bravi a guardare la pagliuzza nell’occhio degli altri e ignorare la trave nel proprio.

    Seguando questa logica dovremmo:
    * licenziare più della metà dei dipendenti pubblici
    * chiudere Ilva, ITA Airways, stabilimenti Fiat al sud, metà dei porti del sud
    * togliere ogni finanziamento alle regioni meridionali

    Bel sistema per sfasciare un paese…

  3. Bah non sono un grande esperto in materia ma penso che il problema sia stato mandare in pensione gente a 40 anni o abbonare anni a destra e manca per qualunque motivo (tipo amianto a molti dato un po a gratis)

    Capisco che il sistema andrà a finire male ma ora non me la sento neanche di tagliare pensione a mio papà che si é fatto il culo per più di 40 anni come carpentiere ed autista versando sempre (come giusto che sia) i suoi contributi

  4. abbassiamola ai dipendenti statali come forze armate e dell’ordine che vanno in pensione con uno stipendio come se fossere di un grado superiore al loro. ( stipendio base tipo 1700€, pensione 1900/2000€) quello lo trovo veramente ingiusto e non venitemi a dire che rischiano la vita per la patria perchè seriamente non sapete lo schifo che fanno e c’è dietro nella maggior parte dei reggimenti.

  5. ci hanno provato più volte ma la corte costituzionale ha dichiarato che rimuovere i benefici statali tipo stipendi, pensioni e vitalizi è incostituzionale.

    L’unico modo e fare una legge di blocco/ridimensionamento per i nuovi e aspettare che muoiano tutti i beneficiari dei benefici vecchi

  6. A me sinceramente non frega niente. Ho trovato il mio stile di vita. I soldi li investo mica me li ballo per le sigarette, l’alcool, feste, e viaggi costosi.
    Metto via quando va male 900€ al mese. E nel giro di 20 anni, sono praticamente in retire. Non lavorerò per altri 15/20 anni.

  7. Io invece cambierei del tutto il paradigma pensionistico basandolo su un sistema misto pubblico/privato:

    – due soli importi elargiti dallo stato: una minima universale dignitosa per chiunque abbia versato pochi/nessun contributo (che ne so, 750€) ed un importo maggiore per chi avesse una qualsiasi storia contributiva decente (ad es 1500/2000€). questo verrebbe finanziato dai contributi obbligatori ed uguali per tutti (potenzialmente riducendoli dal 33% attuale ma prima di tutto servirebbe garantire la sostenibilità).

    – sistema pensionistico complementare garantito dai fondi pensione su base volontaria.

    qua molti non saranno d’accordo rispolverando il mantra “ho pagato i contributi, li rivoglio indietro tutti” ma vorrei ricordare che la “S” di Inps significa “Sociale” per cui ci guadagna molto verrebbe, si, penalizzato ma contribuirebbe al sostegno della comunità più povera. Allo stesso modo i più ricchi, oltre ad avere accumulato più capitale durante la vita lavorativa, avrebbero anche maggiori capacità di investimento nei fondi per cui il loro tenore di vita potrebbe essere mantenuto tale integrando con la quota privatistica.

    vorrei ricordare che lo schifoso sistema attuale concede , soprattutto a ex politici ed amministratori, pensioni da OLTRE 40.000€ AL MESE!!!!

    my2cents

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