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Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini

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Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini: Un nuevo invento italiano

Descubre “Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini”, una comedia italiana que narra las divertidas anécdotas de un grupo de jóvenes compartir casa en Roma.

Una serie que refleja la vida de los jóvenes en la ciudad eterna

“Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini” es una serie de televisión italiana estrenada en 2021 que cuenta las peripecias de un grupo de jóvenes que comparten un apartamento en Roma. Con un toque de humor absurdo y mucho costumbrismo romano, la serie ha conseguido captar la atención del público.

Personajes carismáticos en situaciones surrealistas

La serie se centra en las vivencias de Marco, un joven que se muda a un piso compartido en Roma. Allí convivirá con otros personajes excéntricos, cada uno con su peculiar forma de ver la vida.

Juntos se verán envueltos en situaciones disparatadas y aventuras surrealistas, que harán las delicias del espectador. Las tramas están llenas de giros inesperados, dando lugar a un humor muy particular.

Una apuesta por el humor hecho en Italia

En un mercado dominado por las series estadounidenses, “Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini” supone una apuesta arriesgada por un producto claramente italiano, que ha sabido conectar con el público de la peninsula.

La serie ha sido elogiada por la crítica, que ha destacado su originalidad, el buen hacer de sus actores y la destreza de sus guionistas a la hora de reflejar situaciones cotidianas con un toque de humor inteligente.

Un fenómeno en redes sociales

La serie se ha convertido rápidamente en un fenómeno viral en redes sociales, donde los espectadores comparten memes, gifs y frases célebres de sus personajes favoritos. Esto ha contribuido a aumentar la popularidad de “Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini” y a consolidar su éxito.

Disponible en plataformas de streaming

La serie puede verse en diversas plataformas de streaming, lo que facilita su acceso y le permite llegar a un público más amplio. Si aún no la has visto, es una excelente opción para disfrutar de un humor diferente, muy alejado de los tópicos.

Le mirabolanti avventure dei miei coinquilini, serie italiana, comedia, humor absurdo, Roma, compartir piso, jóvenes, aventuras surrealistas

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Vi ho scritto ieri la mia esperienza WiFi con i miei coinquilini, ho visto che vi è piaciuta quindi ve ne voglio raccontare delle altre del mio scorso anno con loro (ancora ci vivo con loro, chissà che non ne combinino delle altre) (post lungo):

Premetto che siamo in 4 ragazzi maschi in casa e che i miei coinquilini tutto sommato sono persone a modo, disponibili e gentili, ma hanno delle stranezze che nel mio habitat naturale definiremmo con la T-word (con ironia, non in senso dispregiativo). Io grandicello, mi sono spostato in centro Italia per fare una magistrale, gli altri hanno 4 anni in meno di me e sono nella città da un po’ più di tempo di me, ma nella casa dove viviamo è il primo anno di tutti.

L’avventura inizia quando sono ancora al nord e mi arriva un messaggio da uno sconosciuto, scopro che sarà uno dei nuovi coinquilini (lo chiameremo Alex) che mi chiede delle info base su di me e mi aggiunge al gruppo whatsapp dei coinquilini. Tutto normale se non fosse per un dettaglio quasi insignificante che però accende una spia d’allarme “…sono sicuro che diventeremo amici”; per me questo equivale alla professoressa che alle superiori diceva che voleva mettere a tutti 10, ma che non vede l’ora di segarti.

Arriva il giorno in cui mi trasferisco nella casa (nota bene, succede a settembre tra la sessione di esami e le lezioni), li saluto e si presentano (Alex – Michele – Mattia ragazzi che si conoscevano già prima dell'università provenienti dal Sud Italia), per poi sistemare le mie cose. Già il primo giorno noto due cose strane. Prima di tutto, una volta che ho finito di sistemare le mie cose mi dirigo in cucina, dove ci sono tutti e tre, e gli chiedo se volessero un po' di vino che ho portato da casa (una scusa per fare aperitivo e conoscenza). Alex mi dice davanti a tutti che mi guardano solo testuali parole: "Noi non beviamo vino". Non è il fatto che loro siano astemi che mi ha lasciato impietrito, ma che Alex ha detto di no al posto dei altri coinquilini (che non so se erano intenzionati o meno a bere un po' di vino), ma Alex ha parlato per tutti. Mi son detto "Porca troia non sapevo fossero 3 corpi ed una mente, vabbhè".

Dopo un oretta circa mi sposto in soggiorno, dove li sentivo studiare, mi son detto "Va bene cerco di essere presente per provare a relazionarmi con loro". Loro studiavano insieme sul tavolo, io mi leggevo un libro sul divano, ma origliando lo studio sento argomenti veramente banali per l'Università del tipo: capitale di Stato X, conformazione del territorio di uno Stato ecc… Durante una loro pausa chiedo a Michele cosa stessero studiando e mi spiega che stavano facendo un ripasso di argomenti delle superiori generali per aiutare Alex a far pratica con l'insegnamento in quanto vuole diventare un docente. Di nuovo impietrito ho pensato "Ma *bestemmione (scusate la mia natura veneta è così), ma in un momento in cui gli esami sono finiti e non si hanno lezioni voi passate le giornate a studiare argomenti delle superiori per aiutare uno invece di svagarvi un po'?!, ma Santiddio". Mi sono rispostato in camera mia con una faccia perplessa.

I primi giorni provo a socializzare con loro con il più classico dei metodi, mangiare insieme: una cosa che farò per due soli giorni perchè i loro orari erano per me insostenibili. Oltre a non avere orari fissi perchè prima dovevano finire tot capitoli di fake studio. Si pranzava alle 14 circa e si cenava alle 21 circa, uno di loro più avanti mi disse che per lui le 13 è mattina. Io pranzo alle 12 e ceno alle 19, capite lo shock orario, ma ci sta, semplicemente ho deciso di arrangiarmi con il mangiare e mangio in camera mia (perchè loro occupano il tavolo di sala per studiare).

Regole della casa: vi ho già anticipato del wifi da staccare, ma altre regole no sense per me sono le porte dei due bagni devono restare chiuse come devo essere chiuse anche le tavole dei gabinetti "perchè se no il cattivo odore si espande". Grazie al cazzo c'è cattivo odore in bagno, non si fa circolare aria (di cui un bagno è cieco quindi a maggior ragione bisognerebbe tenere la porta aperta) e poi lasciate i gabinetti chiusi con sgommate.

Sempre tema bagno, una mattina in casa eravamo solo in due io e Michele, vado in bagno un oretta dopo Michele, alzo il coperchio della tavoletta e vedo che è sporca di urina. Anche lì, davvero devo spiegare a ragazzi di 20anni che si piscia con la tavola alzata e che le sgommate vanno pulite? Povere le loro mamme se sono abituati così a casa loro! Scrivo sulla chat di gruppo che i cessi vanno lasciati puliti; un discorso generale che anche se sapevo chi era stato non è mia intenzione puntare il dito a qualcuno. Fanno tutti finta di niente.

Arriviamo in autunno, sono i primi di novembre, io giro in maniche corte e nonostante ciò sudo, capisco che avevano acceso i termosifoni, prima che il comune lo permettesse (per chi non lo sapesse nei regolamenti dei vari comuni viene specificato quando e per quanto si possono accendere i riscaldamenti), una cosa assurda che arriva all'apice ai primi di Dicembre, 11 del mattino, fuori fanno in maniera straordinaria 18 gradi, sole splendente, rientro in casa sudato e sento termosifoni accesi, loro tre che studiavano in salotto con luci accese e tapparelle abbassate. Gli dico "Ragazzi spengo i termosifoni perché fuori ci sono 18 gradi con un sole che spacca le pietre" e loro che mi guardano come un cazzo di alieno che ha appena detto un'assurdità come "il cielo è verde" per poi impietosirmi con le coperte, quando indossano solo un misero pigiama. Cioè vogliono risparmiare sulla corrente del WiFi, ma piuttosto che vestirsi a strati preferiscono accendere il termosifone (Io vengo dal nord, ma sono uno che soffre il freddo, ma vi giuro che a Dicembre giravo a maniche corte per casa).

Fino ad ora ho tralasciato una cosa che non ha importanza se non nel secondo semestre: io ipotizzo che tutti e tre non siano eterosessuali, uno sicuramente è omosessuale, gli altri due ne sono certo all'80%. Alex e Michele sono mooooolto legati tra loro, tanto che Mattia viene oscurato, nel senso che anche se sulla carta è amico viene trattato un po' con indifferenza. Ora durante la sessione invernale a Febbraio Alex invita a casa a dormire qualche giorno il suo "supporto emotivo" una sua amica bagascia che durante la SESSIONE INVERNALE ESAMI che passa ore a urlare sbraitare e disturbare un po' tutti. Io decido che per quei giorni vado a studiare a casa di colleghi per sentire la bagascia il meno possibile. Un giorno però sto a casa mia e sento Alex, Michele e la Bagascia sbraitare e ridere come bimbi di 9 anni, mentre Mattia piange, singhiozza; chiede di parlare con gli altri coinquilini singhiozzando, ma viene ignorato totalmente. Decido di chiedere a Mattia come va per dargli supporto visto che i suoi "amici" ridevano e scherzavano mentre lui, per suoi motivi personali, era giù di brutto. Quando va via la bagascia, Alex mi chiede scusa per il suo comportamento, faccio buon viso a cattivo gioco e dico che è tutto ok: "simpatica la tua amica", ma comunque la inviterà anche per la SESSIONE ESAMI DI GIUGNO la Bagascia stramaledetta.

Arriviamo a Marzo, c'è tensione in casa, non tira buon vento tra Alex e Michele. Ci sono palesi attriti, che se uno volesse essere malizioso direbbe che è lo stesso atteggiamento di una coppia che si è lasciata in malo modo, sono supposizioni. In casa succedono cose strane, incidenti strani, stranamente riportati da Michele (tipo appendi abiti stranamente caduti) che dopo qualche giorno decide di lasciare la casa per "motivi personali". Sono contento, anche perché Michele era solito cantare ad alta voce quasi tutto il giorno e le pareti sono sottili, si sente tutto (per dire quando loro sono al telefono io sento la voce di con chi parlano in maniera perfetta, riesco a capire che si dicono, nonostante le porte chiuse e i muri di mezzo). Rimaniamo in 3, gli equilibri cambiano, io fin da inizio anno ho capito che non avevo nulla da condividere con loro per cui mi sono sempre fatto gli affari miei. Mentre Alex ha bisogno di un amico, e chi se non l'ignorato per lungo tempo Mattia, che con la sindrome di Stoccolma che si ritrova accetta senza batter ciglio il nuovo posto di amico del cuore di Alex.

Essenzialmente le cose non sono molto cambiate poi, è arrivato un nuovo coinquilino, ma lui abita vicino alla città quindi quando non ha lezioni torna a casa sua. Io tra Aprile e Giugno appena potevo scappavo dall'appartamento per andare a casa mia (per lezioni finite o vacanze di Pasqua).
E questo è tutto, chissà cosa mi combineranno quest'anno i miei coinquilini. Spero che il racconto anche se lungo vi abbia intrattenuti.

Se mi verranno altre storie in mente aggiungerò pezzi nei commenti.


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