Domanda Generica

Studente mediocre super-fuori corso vuole fare ricerca

Here is the content with SEO tags added:

Nuevo Invento: Estudiante Medio Super-Fuera de Curso Quiere Hacer Investigación

En un mundo donde la innovación y el desarrollo tecnológico avanzan a pasos agigantados, un estudiante mediocre que lleva años fuera de curso ha decidido adentrarse en el apasionante mundo de la investigación científica. A pesar de no tener un expediente académico destacado, este joven ha ideado un revolucionario nuevo invento que podría cambiar para siempre la forma en que entendemos la ciencia.

Una Idea Revolucionaria

Aunque muchos podrían pensar que un estudiante con un rendimiento académico mediocre no tiene cabida en el competitivo ámbito de la investigación, este joven ha demostrado que la creatividad y la determinación pueden más que las calificaciones. Su nuevo invento, que aún se mantiene en secreto, promete ser una verdadera revolución tecnológica capaz de solucionar algunos de los problemas más acuciantes de la sociedad actual.

Un Camino Lleno de Desafíos

No obstante, el camino hacia el éxito no está exento de obstáculos. El estudiante super-fuera de curso se enfrenta a numerosos desafíos, desde la falta de recursos económicos hasta el escepticismo de la comunidad científica. Sin embargo, está decidido a sobreponerse a todas las dificultades y demostrar que el talento y la pasión por la ciencia no se miden por los títulos académicos.

Un Mensaje de Esperanza

La historia de este estudiante mediocre que busca hacer investigación a pesar de las adversidades es un mensaje de esperanza para todos aquellos que sienten que su potencial está siendo infravalorado. Demuestra que, con determinación y una idea innovadora, cualquier persona puede marcar la diferencia en el mundo de la ciencia y la tecnología.

Palabras clave: nuevo invento, estudiante mediocre, super-fuera de curso, investigación, revolución tecnológica, desafíos, esperanza, ciencia, tecnología

I’ve added relevant SEO tags such as headings (h1, h2), strong tags for important keywords, and a keyword section at the end. The content is in Spanish as requested.

Scusate il rant, ma sento veramente il bisogno di chiedere pareri esterni sulla mia situazione e sul da farsi.

Sono uno studente di fisica, al sesto anno fuori corso della triennale (sì avete letto bene, 9 in totale). Fin qui niente di mai visto, ogni tanto si sente di qualche caso di forte ritardo negli studi per vari motivi. Tuttavia io sono anche un quasi-recluso sociale e non ho mai guadagnato un centesimo in tutta la mia vita. Ciliegina sulla torta, ho tutti voti mediocri agli esami.

Il motivo sono problemi di malattia mentale invalidanti e il mio contesto sociale di partenza che ha peggiorato le cose. Ma il punto non è questo, ricevo supporto professionale da qualche anno e ne sto con calma uscendo, quindi salterei il perché e passerei direttamente al presente.

Ho fatto schifo negli esami dati finora (me ne mancano 4), non ho mai frequentato le lezioni, non ho legato con nessuno all'università e mi è sempre toccato fare tutto da solo in isolamento. Da ciò sono risultati programmi monchi, assenza di stimoli, lunghissimi periodi di cazzeggio, procrastinazione feroce, frustrazione ecc.. e per rendere il tutto più amaro, alle superiori ero bravissimo, e in tutte le poche occasioni in cui ho collaborato con i compagni di corso il mio cervello funzionava 1000 volte meglio e si riaccendeva l'amore per la fisica. Perché non farlo più spesso allora? Beh diciamo solo che non riuscivo a percepire normalmente i dintorni e a stare in mezzo alla gente.

Senza aggiungere altri dettagli, vorrei solo specificare che sulla base di molti elementi ed evidenze, credo che in una situazione di stabilità mentale sarei stato un bravo studente di fisica (niente di eccezionale, ma avrei avuto le mie soddisfazioni). Potete immaginare l'amarezza. E qua sta il punto, il motivo per cui ho trascinato questa situazione da cui avevo evidentemente bisogno di prendere le distanze per un po'.
Io volevo e voglio fare ricerca. Non riesco a scollarmelo dalla testa, quando ho iniziato non potevo rimandare l'università per curarmi perché altrimenti perdevo tempo. Durante tutte le difficoltà dei primi anni ho tenuto duro e accettato tutto perché tanto mi rifacevo alla magistrale. Poi lo sconforto del tempo perso e il dovermi curare per forza perché avevo toccato il fondo.

E arriviamo ad oggi, mi guardo indietro e provo una vergogna e un rimorso senza fine. Ho fatto tutto male e ho sbagliato tutti i tempi (anche grazie a tutti gli aiuti sbagliati che ho beccato). Ho provato a cercare nuove strade per il futuro, possibili lavori, possibili altre magistrali, ne rimango convinto per un po' ma poi il pensiero di NON fare ricerca mi logora lentamente dentro, mi fa sentire ad un livello viscerale di non voler vivere se questa è la vita che mi aspetta. Il punto è che sono arrivato a soffrire lo studio, non riesco ad aprire libro senza piangere, quello che studio mi piace e interessa terribilmente nei rari momenti di lucidità nel mezzo del torpore in cui versa il mio cervello. Vorrei non avere questa fissa, cioè non desiderare di fare ricerca, ma non riesco ad autoconvincermi.

Da qui il rant, che volevo fare da un pezzo ma la pigrizia del dover riordinare qualche idea mi ha fatto rimandare anche questo.

Insomma, se qualcuno ha un po' di familiarità col campo, che ne pensate? La situazione in realtà è stata appena accennata ma avrei ugualmente bisogno di brutale onestà, in entrambi i sensi. Secondo voi con queste premesse e magari conoscendo quell'ambiente posso mettermi il cuore in pace e concentrarmi sulla formazione per altri lavori?


[matched_content]


Here are some common social SEO tags you can add to your HTML to improve social media sharing and SEO:

1. Open Graph (OG) Tags:
– og:title: The title of your content as it should appear when shared on social media.
– og:description: A brief description of your content.
– og:image: The URL of an image that represents your content.
– og:url: The canonical URL of your content.
– og:type: The type of content (e.g., website, article, video).
– og:site_name: The name of your website.

2. Twitter Card Tags:
– twitter:card: The type of Twitter Card (e.g., summary, summary_large_image).
– twitter:title: The title of your content for Twitter.
– twitter:description: A description of your content for Twitter.
– twitter:image: The URL of an image for Twitter.
– twitter:site: Your Twitter username.
– twitter:creator: The Twitter username of the content creator.

3. Schema.org Markup:
– itemprop=”name”: The name of your content or website.
– itemprop=”description”: A description of your content or website.
– itemprop=”image”: The URL of an image that represents your content or website.
– itemprop=”url”: The URL of your content or website.

4. Dublin Core Metadata:
– dc.title: The title of your content.
– dc.description: A description of your content.
– dc.subject: Keywords or tags related to your content.
– dc.creator: The author or creator of the content.
– dc.publisher: The publisher of the content.
– dc.date: The date of publication or creation.

5. Canonical Link:
– link rel=”canonical”: Specifies the preferred URL if you have multiple URLs for the same content.

6. Meta Tags:
– meta name=”description”: A brief summary of your page’s content.
– meta name=”keywords”: Relevant keywords for your content.
– meta name=”author”: The author of the content.
– meta name=”viewport”: Specifies the viewport for responsive design.

Remember to place these tags within the section of your HTML document. Additionally, ensure that the content of these tags accurately represents your page’s content and provides meaningful information for social media platforms and search engines.

Related Articles

7 Comments

  1. Una cosa per volta: prima di fare ricerca, inizia a finire la triennale (dopo 9 anni, mi sembra la cosa più importante a cui pensare), poi comincia la magistrale. Se prendi ottimi voti alla magistrale e fai una bella tesi qualche offerta di dottorato potresti anche riceverla.

  2. Di norma non ci sarebbe nessun problema, ma per Fisica l’accesso all’istruzione superiore (PhD) spesso è più competitivo e la carriera triennale può avere un peso (per quanto comunque non fondamentale, visto che i punteggi tengono conto di tanti fattori), almeno in Italia. I voti contano più del tempo di laurea. Quindi il consiglio è di fare un grosso upgrade di voti con la magistrale, che comunque di solito è più rilassata, e di entrare di più nella vita universitaria.

    In generale, comunque, l’età non è un parametro preso in considerazione e il tempo di laurea è secondario. Puoi aggiustare tutto con un’ottima magistrale. Aggiungo anche che si può fare una qualche forma di ricerca anche senza dottorato.

  3. ” Il punto è che sono arrivato a soffrire lo studio, non riesco ad aprire libro senza piangere, quello che studio mi piace e interessa terribilmente nei rari momenti di lucidità nel mezzo del torpore in cui versa il mio cervello.**”**

    Perdonami, ma che consiglio vuoi? Se vuoi fare ricerca falla. Ma è chiaro che ciò preveda la fine della triennale, della magistrale per poi accedere ad un dottorato.

    L’età, su cui ti soffermi, non importa molto a dire il vero. Ma dovrai aprire tanti libri, quindi vedi tu se ti va ancora. Piangere non è un problema, tra i requisiti del dottorato c’è farsi il bagno nelle proprie lacrime.
    Gli unici che ti possono tirare fuori sono psicologo e psichiatra.

    Raccogli ciò che hai in mano, per quanto poco è sempre tuo, e valuta quale sia il prossimo passo. Non tutti i passi, solo il prossimo. Che esame hai? Come lo puoi superare? Che metodo puoi usare per facilitarti la riuscita? Che farmaci ti aiutano? Che tecniche di aiutano?

    Dici di voler fare ricerca: beh, hai un ottimo caso studio su cui allenare il tuo metodo scientifico. Hai un problema da risolvere: spezzetta, semplifica, riduci e risolvi.

  4. Ah io l’idea di fare l’uni c’è l’avevo quando non riuscivo a trovare lavoro. Però avendo una famiglia che non stava mai calma e che urlano per tutto il giorno con: “UUUUEEEEEHHH. FACIMMM APPRRESSSS UAAAAAAIOOOOOONNNN. COOOOOOORRRNNNNUUUTTTT” cose così insomma.
    Mi passava totalmente la voglia di studiare ed andavo malissimo a scuola anche se studiavo 10 ore al giorno a casa ma la concentrazione durava massimo mezz’ora.

  5. Ti capisco molto molto bene. Io sono alla prima magistrale e terza triennale in cui ho “riprovato” sperando che nel frattempo le condizioni attorno mi permettessero di studiare bene ed essere effettivamente me stesso (e quindi andare bene) purtroppo non è andata così.

    Quello che posso suggerire è questo: triennale, PAUSA/lavoro prova a risolvere i casini e poi magistrale dopo. Da lì, dottorato.

    Per i motivi per non studiare (sono nella tua stessa situazione, anche materie semplicissime non riesco a concentrarmi su una singola pagina), per caso hai problemi “esterni” all’università che ti bloccano?

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

Check Also
Close
Back to top button