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È finita? O dovrei ancora sperare e provarci?

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¿El Nuevo Invento ‘È finita?’ O Deberías Seguir Intentando y Esforzándote?


¿El Nuevo Invento ‘È finita?’ Marca el Final o Hay que Seguir Luchando?

Muchas veces, cuando enfrentamos contratiempos o fracasos, podemos sentir que ya no hay esperanza y que es mejor simplemente rendirse. Sin embargo, la verdadera prueba de carácter viene cuando decidimos si nos levantamos y seguimos adelante o si nos damos por vencidos.

Con el nuevo invento llamado “È finita?” muchos se preguntan si esto significa que el esfuerzo ya no vale la pena y que es tiempo de abandonar. Pero, ¿realmente este invento marca el final definitivo o todavía hay espacio para la esperanza y el esfuerzo?

¿Qué es ‘È finita?’

“È finita?” es un término italiano que significa “¿Ya terminó?”. Este nuevo invento busca medir el nivel de desesperanza o derrota que siente una persona después de ciertos eventos o resultados.

La idea detrás de “È finita?” es que si el nivel de desesperanza es lo suficientemente alto, entonces significa que ya no hay nada más que hacer y que es tiempo de claudicar.

¿Deberías Rendirte o Seguir Intentando?

Aunque “È finita?” puede ser una herramienta interesante para evaluar nuestra percepción de las situaciones, no necesariamente determina si debemos renunciar a nuestros sueños y metas.

Muchos inventos y descubrimientos importantes en la historia de la humanidad surgieron después de incontables fracasos y contratiempos. La clave del éxito a menudo radica en la perseverancia, en la capacidad de seguir esforzándose incluso cuando todo parece perdido.

Entonces, si estás enfrentando un momento difícil donde sientes que ya no hay esperanza, recuerda que muchas veces la verdadera victoria llega justo después de lo que parece ser la derrota final. No permitas que un invento como “È finita?” determine tus acciones y tus sueños.

Sigue adelante, sigue intentando. La recompensa muchas veces está justamente después de esa montaña que parece imposible de escalar. El éxito favorece a los valientes y a los perseverantes.

En Conclusión

El nuevo invento “È finita?” puede ser visto como una interesante medición de la desesperanza, pero no debe ser el factor decisivo en nuestras vidas. La vida está llena de altibajos, y el verdadero éxito y felicidad muchas veces se encuentran al otro lado de la adversidad.

Así que si te encuentras en un momento donde todo parece perdido, recuerda los incontables ejemplos de personas que lograron grandes cosas solo después de muchas dificultades. Mantén la esperanza, sigue esforzándote y luchando por tus sueños. Eso sí, hazlo con inteligencia y aprendiendo de tus errores pasados.

El nuevo invento “È finita?” puede ser un recordatorio de que las cosas a veces se pondrán difíciles, pero no un indicador de que debas rendirte. La vida es para los valientes y para los que nunca dejan de intentar.

Probabilmente scrivo più per sfogo che per avere delle risposte, che in fondo mi sono già dato.
Cerco di farla più breve possibile: relazione di poco più di un anno e mezzo. Negli ultimi 5 mesi la mia (ex) ragazza inizia ad avere degli episodi “depressivi” a sua detta, di cui non si è mai aperta a fondo con me (ho sempre ipotizzato causati dalla lontananza da casa, un lavoro nella ristorazione stressante e difficoltà nel crearsi amicizie), limitandosi a giurarmi che non avevano nulla a che fare con me e con il nostro rapporto. Decide quindi di andare da una psicologa.
Cosi una sera di maggio, di punto in bianco, dopo un aperitivo e una cena romantica, mentre ci beviamo un ultimo drink prima di tornare a casa, mi dice che dobbiamo lasciarci scoppiando in lacrime. La sera stessa mi scrive, le rispondo il giorno dopo, dice che si è già pentita di ciò che ha fatto, che non può vivere senza di me. Conoscendo il suo “stato psicologico” e vedendo il suo pentimento repentino le dico va bene, ciò che è accaduto mi turba ma la amo, torniamo insieme.
I primi di luglio, dopo un periodo in cui la sentivo più distante sia emotivamente che fisicamente e che a causa del suo lavoro che la impegna 6 su 7 e una sua situazione economica non fantastica, passiamo poco tempo insieme, mi dice che nel weekend va a trovare sua cugina e suo fratello che salgono da alcuni parenti in un paese qui vicino.
Io sbrocco, è la goccia che fa traboccare il vaso per me, le dico che sono arrivato al limite in questa relazione e che voglio chiuderla. Probabilmente L ho fatto più per stimolare in lei una reazione vera e concreta nel ritrovarmi, nel venire a cercarmi, ma niente. Solo stupidi messaggini stile “mi manchi” fine a se stessi che si sono susseguiti nei giorni successivi e che ho ignorato fin quando mi sono arreso e le ho detto “vabbè ho capito, il passo devo farlo io, vediamoci e parliamo di persona, cerchiamo di chiarire questa situazione”.
Da qui cambia tutto, lei risponde che in realtà ha bisogno di tempo per se stessa, per ritrovarsi, per stare bene con se stessa prima che in una relazione. Io li per lì reagisco male, la vedo solo come una scusa per non ammettere semplicemente che non mi ama più e che vuole lasciarmi. La chiudo lì. Ma i giorni seguenti la sua mancanza si fa sentire, le riscrivo, dico che va bene, pur di non buttare all’ aria quello che avevamo costruito finora e i progetti futuri sono disposto ad aspettarla, a concederle del tempo per lei. Lei accoglie questo mio ritorno, è contenta, sperano siano parole sincere e mi ringrazia.
I giorni passano, ci scambiamo qualche messaggio ogni 2-3 giorni perché voglio lasciarle i suoi spazi e il suo tempo per riflettere e visto che da parte sua l intenzione di vederci di persona ancora non sembra riaffiorare. Arriviamo a metà agosto e io vado in ferie giù dalla mia famiglia. Lei avrebbe dovuto raggiungermi una settimana dopo appena iniziate le sue ferie per qualche giorno, ma dice che non se la sente. Le avevo comprato il biglietto io tempo prima pur di non passare l estate separati, perché lei diceva di non aver soldi per fare i biglietti per venire giù da me e poi quelli per andare a trovare la sua famiglia prima di rientrare completamente dalle ferie.
Va bene, continuiamo a sentirci di tanto fin quando arrivano le sue ferie e lei va direttamente giù dai suoi. Non mi scrive più.
Si fa viva una settimana dopo dicendo che in realtà da sola sta bene, che le dispiace. Mi blocca anche su Ig. È la chiusura definitiva, per cui io non sono più disposto a rincorrerla e accetto la sua scelta.
Qualche giorno fa rientra dalle ferie, mi scrive per sapere come sto, se sono tornato, cosa faccio in questi giorni, mi manda le foto delle sue vacanze. Inizialmente mi illudo, quindi le rispondo e poi le chiedo il motivo e il fine di questi messaggi ma lei dice che lo ha fatto solo perché non voleva che diventassimo perfetti sconosciuti e continuare a mantenere un minimo di rapporto, le manco ma sa che ritornare insieme sarebbe sbagliato per entrambi. Io le spiego che sono ancora in una fase troppo fragile emotivamente per questo e il “restare amici” dopo una rottura in generale non fa per me. Si scusa, spera che un giorno sarò pronto per questo.
La mattina dopo trovo un suo messaggio alle 2 di notte, in cui scrive che mi pensa, un altro messaggio 10 minuti dopo ma poi eliminato e una chiamata persa alle 3 e mezza. Le rispondo la mattina dopo dicendo che mi sta facendo solo del male così, che continua a illudermi e a impedirmi di superare la storia come ha già fatto invece lei. Non mi risponde.
Stupidamente le scrivo la sera alle 9:40 chiedendole di scendere solo per fumarci una sigaretta e stare un po’ insieme, senza pretese. Lei però risponde poco dopo dicendo che sta andando a dormire, lo faremo un’altra volta. Io non le rispondo più. Fine.
Domani è il suo compleanno e fra 5gg il mio. Non le scriverò neanche per farle gli auguri perché ogni volta che la sento sto ancora troppo male e voglio chiudere definitivamente questa storia. Ma soffro come un cane a pensare alle ferie che avremmo dovuto passare insieme, i compleanni che avremmo dovuto festeggiare insieme e le cose che avevamo progettato di fare insieme.
Perché ha voluto buttare all aria tutto così? Avrà un altro? O semplicemente non mi ama più? O il suo stato mentale ora davvero le impedisce di avere una relazione?
Chissà e alla fine che importa, superata questa fase emotiva subentrerà quella razionale in cui mi dirò che alla fine dei conti è meglio come è andata. Lo so già, ma mi ci vorrà ancora del tempo.


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