Come Oslo ed Helsinki hanno ridotto gli incidenti stradali, arrivando a *zero* pedoni uccisi in ambito urbano [The Guardian]
Cómo Oslo y Helsinki lograron reducir los accidentes de tráfico a cero peatones fallecidos en áreas urbanas
Las ciudades de Oslo y Helsinki han logrado reducir drásticamente el número de accidentes de tráfico, llegando a la cifra impresionante de cero peatones fallecidos en áreas urbanas. Este logro se ha conseguido mediante la implementación de una serie de medidas de seguridad vial y la promoción de una cultura de respeto hacia los peatones y ciclistas.
Medidas implementadas en Oslo y Helsinki
- Reducción de los límites de velocidad en áreas urbanas
- Creación de zonas peatonales y ciclistas seguras
- Mejora de la señaligen en las calles y carreteras
- Implementación de tecnologías de seguridad vial, como sensores y cámaras
- Campañas de concienciación y educación vial dirigidas a conductores y peatones
El impacto de estas medidas
Gracias a la implementación de estas medidas, Oslo y Helsinki han logrado reducir significativamente el número de accidentes de tráfico y, en particular, han conseguido eliminar las muertes de peatones en áreas urbanas. Este logro demuestra que, con un enfoque integral y la colaboración de todos los actores involucrados, es posible crear entornos urbanos más seguros y sostenibles.
Lecciones para otras ciudades
El éxito de Oslo y Helsinki en la reducción de accidentes de tráfico y la protección de los peatones puede servir como modelo para otras ciudades del mundo. Al adoptar medidas similares y fomentar una cultura de seguridad vial, se puede trabajar hacia el objetivo de cero muertes por accidentes de tráfico en áreas urbanas.
Fuente: The Guardian
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- Sostenibilidad urbana
Come Oslo ed Helsinki hanno ridotto gli incidenti stradali, arrivando a *zero* pedoni uccisi in ambito urbano [The Guardian]
Oslo ed Helsinki hanno raggiunto da diversi anni l’obiettivo di zero pedoni uccisi per investimento stradale in ambito urbano.
Sicuramente i diversi provvedimenti adottati hanno incontrato obiezioni del tipo ‘Oslo non è Helsinki’ oppure ‘Non si può paragonare Helsinki ad Oslo’, che sono le obiezioni standard che vengono sempre fatte da chi vuole mantenere lo status quo automobilistico. Ciononostante, ecco alcuni dei principali provvedimenti che le due città hanno preso, provvedimenti che hanno funzionato, rendendo le due città più sicure e vivibili, riducendo tutti gli incidenti stradali fino ad arrivare a zero pedoni morti:
- Aumento dei pedaggi della congestion charge e delle strade per attraversare la città
- Aumento delle tariffe dei parcheggi
- Eliminazione di molti posti auto per fare spazio a piste ciclabili
- Divieto di transito in auto presso le scuole
- Ampie zone con limiti a 30 km/h
- Riduzione dell’ampiezza delle corsie per le auto
Nessuno di questi provvedimenti è risolutivo da solo, ma ognuno di essi dà un contributo alla maggiore sicurezza urbana e stradale.
In pratica si tratta di smettere di incentivare l’uso dell’auto ovvero smettere di fare come si fa nelle città italiane con parcheggi gratuiti o a basso prezzo, tolleranza della malasosta, ‘fluidificazione del traffico automobilistico’, zone 30 senza multe e senza verifiche delle velocità effettive, accesso libero di auto e suv fin davanti all’ingresso delle scuole, tolleranza della doppia fila, marciapiedi sacrificati per creare posti auto, piste ciclabili sui marciapiedi per non togliere posti auto.
Perché se tolleri la malasosta, permetti il parcheggio sui marciapiedi, tolleri gli eccessi di velocità eccetera, stai incentivando l’uso dell’auto, e contemporaneamente disincentivando e mettendo in pericolo chi vuole andare a piedi, in bicicletta e con i mezzi pubblici. ◆
Qui l’intero articolo del Guardian: How Helsinki and Oslo cut pedestrian deaths to zero.
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Io non sono mai stato a helsinki, ma a oslo chiamare la viabilità una merda totale è un insulto alla merda.
Se è come oslo, la gente non investe pedoni in auto perché spararsi nelle palle è più divertente che non guidare in quella città quindi non lo fanno.
Sarebbe divertente se gli studi tenessero conto con in media di quanta gente si fa male in bicicletta senza che vengano ricoverati e vengano sporte denunce, perché ogni volta che vado a trovare i parenti lassù ne vedo di cotte e di crude.
Io consiglio a tutti questo [video](https://youtu.be/bglWCuCMSWc?si=okyZYUZeW8R3ErbU) dove spiegano bene come andrebbero costruite le strade per renderle più sicure.