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Semplificando: andare a convivere attaccata ai miei, ma gratis, o un po’ più lontano, ma non gratis?

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¿Mudarse con los padres de forma gratuita o vivir más lejos e independiente?

¿Mudarse con los padres sin costo o vivir más lejos pero independiente?

Muchas personas se enfrentan a la disyuntiva de mudarse con sus padres de forma gratuita o vivir más lejos pero manteniendo su independencia. Ambas opciones tienen ventajas y desventajas que es importante considerar.

Ventajas de vivir con los padres gratis

  • Ahorro en gastos de vivienda y servicios.
  • Compañía y apoyo familiar.
  • Posibilidad de ahorrar para futuros proyectos.

Desventajas de vivir con los padres

  • Pérdida de privacidad e intimidad.
  • Conflicto de estilos de vida y rutinas.
  • Dificultad para desarrollar autonomía y madurez.

Ventajas de vivir más lejos de forma independiente

  • Mayor privacidad y espacio personal.
  • Desarrollo de habilidades para la vida independiente.
  • Libertad para establecer propias normas y horarios.

Desventajas de vivir más lejos

  • Mayor gasto en vivienda y servicios.
  • Menor apoyo familiar y compañía.
  • Dificultad para ahorrar y hacer frente a imprevistos.

En conclusión, la decisión dependerá de las prioridades y circunstancias de cada persona. Es fundamental evaluar los pros y contras, y considerar aspectos como la situación económica, las relaciones familiares y los objetivos personales.

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Ciao belli, sentite qui che dilemma esistenziale vi propongo.
Post lunghetto. Ringrazio in anticipo chi farà lo sforzo di leggerlo.

Premessa n. 1: sono una ragazza (donna?) di 27 anni, fidanzata da tre con un mio coetaneo francese (della Costa Azzurra). Io vivo nell’hinterland milanese, al capolinea della metro rossa, la relazione per ora è a distanza, ma ci vediamo quasi ogni weekend. Lui fa l’ingegnere, io insegno lettere alle superiori. Entrerò in ruolo a brevissimo.

Premessa n. 2, apparentemente slegata dalla prima: l’anno scorso, i miei hanno investito alcuni loro risparmi nel comprare una casetta nel palazzo accanto alla loro. Io per ora vivo ancora coi miei, quindi forse dovrei dire “nel palazzo accanto alla nostra”. È una casa carina, e temo che, più che per un investimento estemporaneo, i miei l’abbiano comprata per piazzarci uno dei due figli (me o il mio fratellino, in futuro). Al mio ragazzo ho detto di questa casa, gli ho persino mandato un paio di foto di interni, ma ho OMESSO volontariamente — e qui parte il mio dilemma — di dirgli dove la casa si trovi. Mi sento una merda a non averglielo detto, sì, dal primo momento. Perché l’ho omesso? Perché a) non credevo che sarei mai andata a vivere accanto ai miei, e loro inizialmente parlavano di metterla in affitto, quella casa; e b), perché il mio ragazzo si incattivisce da morire quando si sfiora il discorso per cui “i miei mi vorrebbero sempre attaccata alle loro sottane e mi tarpano un po’ le ali”. E io non volevo dargli ragione, anche se forse un tantinello di ragione lui ce l’ha. In ogni caso, io ai miei ci tengo, vicina a loro ci sto bene e, anche guardando solo al mio utile, io da loro ho sempre ricevuto solo che vantaggi. Cazzo, ho studiato lettere classiche, non esattamente la laurea più richiesta al mondo, e da tre anni a questa parte lavoro e vivo a casa, mettendo da parte ogni singolo centesimo. E poi, di nuovo, io coi miei vado d’accordo. Al mio ragazzo, a cui manca una famiglia alle spalle, tutti questi concetti sfuggono un po’.
Comunque: ora quella casa è vuota, non è in centro a Milano, lì ci si arriva in 30/35 minuti di mezzi, ma è gratis, ecco.

Finite le lunghe premesse, veniamo al sodo. Il mio ragazzo ha inaspettatamente trovato lavoro a Milano. Andremo a vivere insieme tra tre mesi o giù di lì. Io non sto nella pelle, ma il problema “alloggio” non ha tardato a porcisi. Il posto di lavoro del mio ragazzo si trova in zona Milano Centrale, e vi lascio immaginare quali siano gli affitti lì e intorno. Questione di cui io ero consapevolissima dal principio, ma il francese con cui sto, giustamente, no. Non dico che non potremmo permettercelo, magari tirando la cinghia: io ho il privilegio di aver messo da parte un gruzzoletto, in questi anni, e anche lui ha qualcosa da parte. Ma, almeno quando si tratta di me, il mio rimane uno stipendio da insegnante statale. E, comunque, buttare via i soldi mi dispiace. E gli affitti restano una badilata nei denti.

La situazione spinosa è quindi, come avrete intuito, la seguente: esiste una casa di cui il mio ragazzo sa, di cui non ha chiesto altri dettagli (il che secondo me dice un po’ tutto) e di cui ignora l’ubicazione esatta. La mia città nell’hinterland è abbastanza un mortorio, è vero, soprattutto per uno che viene dalla Costa Azzurra; ma siamo vicini a Milano e la casa verrebbe via gratis. Nemmeno io stessa vorrei restarci, ma penso che per un anno o due potrebbe essere un Eden, e consentirci di fare una prova di convivenza come si deve e senza sprecare soldi in affitto. Aggiungo il dettaglio per cui i miei non sono persone appiccicose, anzi. Ma forse qualcuno a cui manca una famiglia, come il mio ragazzo, percepisce qualsiasi attenzione come tale. Detto ciò, ribadisco: mi sento una merda a non aver detto niente sulla posizione della casa. Una merdaccia enorme. Ma venivamo da qualche litigio a tema famiglia, e non me la sono proprio sentita.

La mia domanda per voi, quindi, posto che la verità al mio ragazzo la dirò per forza, è la seguente: quale pensate sia la soluzione migliore per tutti, con quale strategia dovrei partire? Con l’idea di smammarmene in affitto per un paio d’anni? Oppure di tirare fuori l’”asso casa”, anche se la posizione della suddetta non è l’ideale, e anche se so che il mio ragazzo non farebbe i salti mortali? Voi che cosa fareste? Mi sento come se sui due piatti della bilancia ci fossero da un lato il benessere economico, dall’altro quello della relazione. Ma forse sbaglio, e la faccio più grande di quello che è.

Grazie mille a chiunque abbia letto fin qui. 🙏❤️


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