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non ho mai avuto un gruppo di amiche e la cosa mi devasta

Nuevo invento: No haber tenido un grupo de amigas y cómo me afecta

Nuevo invento: No haber tenido un grupo de amigas y cómo me afecta

Siempre he sido una persona bastante independiente y reservada, pero en los últimos años he empezado a notar cómo la falta de un grupo de amigas afecta mi vida de manera significativa. Nunca he tenido un círculo cercano de amigas con las que compartir mis experiencias, mis alegrías y mis preocupaciones.

A medida que crecemos, las amistades se vuelven más importantes y necesarias. Tener un grupo de amigas puede brindarte apoyo emocional, compañerismo y la oportunidad de compartir momentos inolvidables. Sin embargo, no todas tenemos la suerte de contar con esa red de apoyo.

Por qué nunca tuve un grupo de amigas

Hay varias razones por las que nunca he tenido un grupo de amigas cercanas. En parte, se debe a mi personalidad introvertida y a mi dificultad para establecer conexiones profundas con otras personas. También influyeron mis intereses y aficiones, que no siempre coincidían con los de mis compañeras de clase o trabajo.

Cómo me afecta la falta de un grupo de amigas

No tener un grupo de amigas puede ser difícil, especialmente en momentos de estrés o de cambios importantes en la vida. Echo de menos tener a alguien con quien compartir mis pensamientos y sentimientos, y a veces me siento sola y aislada.

Además, ver a otras mujeres disfrutar de su círculo de amigas me hace preguntarme qué se siente tener ese tipo de conexiones. Aunque trato de no compararme con los demás, a veces es difícil no sentirse un poco excluida.

Cómo lidiar con la falta de un grupo de amigas

Aunque no es fácil superar la falta de un grupo de amigas, he aprendido que hay formas de lidiar con esto. He intentado cultivar amistades individuales y profundizar en las relaciones que ya tengo. También he buscado oportunidades para conocer a nuevas personas y participar en actividades que me gustan.

Cuando me siento sola o desanimada, trato de recordar que la calidad de las amistades es más importante que la cantidad. Aunque no tenga un grupo grande de amigas, agradezco a las personas que están en mi vida y el apoyo que me brindan.

En última instancia, sé que mi valor no depende de cuántas amigas tenga o de si formo parte de un grupo. Lo importante es ser fiel a mí misma, cultivar relaciones significativas y enfocarme en mi crecimiento personal.

Palabras clave: grupo de amigas, amistad femenina, falta de amigas, importancia de las amigas, reflexión personal, relaciones sociales.

ciao!
x favore siate gentili 😭
scusate oenso non si capirà nulla ma è tutto frutto di un breakdown

f21. mi piacerebbe sapere se ci sono altre ragazze che si rispecchiano in me. io sono abbastanza espansiva ma solo nel momento in cui mi sento "accettata" dalla persona con cui sto parlando. fin da quando ero più piccola tendevo a stare per le mie, a non parlare mai, quelle poche volte che avevo amichette a scuola le facevo scappare per il mio carattere morboso o perché ci rimanevo male ad essere ignorata. alle medie stessa esperienza, sono stata ridicolizzata da tutti/e perché non parlavo mai e perché ero bruttina(poi sappiamo che quello è un periodo critico in cui c'è tanta cattiveria e in cui far soffrire gli altri è piacevole), la migliore amica che avevo allora un giorno mi disse che fingeva di starmi appresso solo perché le facevo pena (io avevo totalmente rimosso questo ricordo probabilmente per il trauma lol)

al liceo il primo anno ho cambiato compagnia un'innumerevole quantità di volte – l'unica persona che è rimasta stabile da allora è la mia migliore amica irl, con le mie compagne di classe (eravamo tutte femmine) riuscivo a parlare una volta sì e 30 no. ero insicura, ero nella mia chronically online era e quindi ero molto discutibile lo so. ma mi sentivo rifiutata e ridicolizzata molte volte – non dimenticherò mai quando dovevamo sederci in un'aula diversa, era rimasto un unico posto vicino a me e la ragazza che si sedette mi guardò schifata. oppure quando ho sofferto di depressione pesantissima,non entravo in video lezione e mi criticavano alle mie spalle. cosa divertente è che ora tutte loro fanno le mental health advocate

università. mi trasferisco nella città universitaria dopo qualche mese perché non avevo trovato una sistemazione ma c'erano ancora le lezioni online nel frattempo. quindi integrarmi è stato difficilissimo perché tutti i gruppi erano già creati. per fortuna c'era questa mia ex compagna di classe che oltre alla mia migliore amica a cui tenevo veramente tantissimo, al punto che all'inizio dovevamo cercare casa insieme. lei si era già trasferita ad ottobre, io a gennaio mi aspettavo che lei fosse felice invece vedo che fa di tutto per evitarmi e per non stare con me. succede che poi chiudiamo in maniera brusca perché lei si fidanza con il ragazzo che mi ha ferita nei peggiori dei modi (chiaramente è stata una cosa che mi diede fastidio allora perché mi sentivo tradita da lei in quanto sapeva tutto, dall'altro lato ero ancora dipendente da quel coglione quindi ero gelosa). mi ha fatto tantissimi torti, e assieme a lei un'altra mia amica di internet che ho conosciuto dal vivo all'inizio del mio percorso universitario. ha fatto la doppiogiochista per mesi, era una delle persone a cui volevo più bene. per di più si sono inventate tantissime cose su di me e hanno parlato male di me ad altre persone che mi erano vicine allora ( e con cui oggi appunto non parlo più).

arrivando a tempi recenti, le uniche amiche che mi sono rimaste sono la mia migliore amica di sempre e alcune delle amiche conosciute online con cui mi sono vista varie volte quando ero fuorisede. grazie a dio ho con tutte le coinquiline che ho avuto nella casa dove abitavo ho sempre avuto un rapporto splendido e ho colmato così la solitudine che provavo.

ho imparato a stare da sola e ad apprezzare la mia sola compagnia, a fare le cose da sola se nessuno poteva, ad andare a concerti o a serate…ma non faccio altro che guardare quei gruppi di amiche che si tengono per mano e si divertono tutte assieme. io ogni tanto ho provato anche ad approcciare ma senza risultati. purtroppo si mettono in mezzo anche il mio essere neurodivergente ( mi dimentico SEMPRE di rispondere ai messaggi e di mandare avanti le conversazioni) e il mio essere diventata molto evitante. sono decisamente io il problema e oso pure lamentarmi. la verità è che pagherei oro per avere un gruppo di amiche con cui uscire a bere qualcosa, con cui dormire insieme, con cui viaggiare, a cui raccontare drammi e stronzate, da abbracciare nei momenti bui…ma non so più cosa fare ormai. non so nemmeno se ne avrò mai uno a questo punto perché molte ragazze sono diffidenti ad accoglierne altre nelle loro compagnie😔
è così difficile soprattutto in età adulta. e io che ero convinta che all'università sarei stata così tanto piena di amiche da avere l'imbarazzo della scelta sul da farsi. sono arrivata quasi alla mia laurea e ho realizzato che a differenza dei miei compagni di corso io non avrò amiche con cui ho condiviso il percorso che verranno ad assistere…è parecchio triste.

mi rendo conto che è un rant forse stupido ma spero tanto di non essere l'unica a sentirsi così


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One Comment

  1. Sono un po’ più grandicella ma mi ritrovo molto nel tuo racconto, non ho mai avuto (e dubito avrò) un gruppo di amici. Mi sono sentita accettata (e quindi me stessa) più all’università, dove sappi che è normalissimo cambiare più gruppetti e conoscenze, e in uno dei posti di lavoro in cui sono stata. Entrambi i casi però non è che mi abbiano portato amicizie ma conoscenze, dopo anni posso dirti che ho perso quasi tutti di vista (un po’ come te che non so scrivere o rispondere, un po’ perché ho l’indole di aprirmi troppo ma nel tempo ho smesso di aver voglia di raccontare i cavoli miei di qua e là). Ho capito che le situazioni migliori le ho avute senza affannarmi, ho lasciato che la vita scorresse e le cose avvenissero in modo naturale. Ma a più di 30 mi va bene che le amicizie siano davvero una manciata, sì magari c’è rassegnazione ma anche la consapevolezza che voglio essere me stessa e non come gli altri vorrebbero

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